Studio Legale Bellavista
Avvocato Fabrizio Bellavista
Girolamo Bellavista
Nasce a Palermo (Sicilia) il 22 novembre 1908 – Deceduto il 28 aprile 1976
Laurea in giurisprudenza; avvocato, docente universitario, giornalista.
Avvocato e docente di diritto e procedura penale all’Università di Messina, durante la seconda guerra mondiale combatté come capitano dei bersaglieri dal 1940 al 1943 prima in Grecia e poi in Africa, dove fu catturato dagli Alleati. Negli Stati Uniti d’America prestò servizio nell’I.S.U. (Reparti di Italiani cooperatori).
Fu direttore del settimanale Ricostruzione Liberale, organo della federazione del PLI di Palermo. Vicesegretario per il gruppo giovanile liberale della Sicilia, durante il fascismo partecipò al cosiddetto “circolo dello scopone”, il gruppo clandestino degli intellettuali palermitani capeggiati da Giovanni Baviera, che in seguito alla caduta del regime fascista sarebbe diventato rettore dell’Università di Palermo.
Mandati parlamentari ed incarichi
Transizione costituzionale (Assemblea Costituente) Assemblea Costituente
I Legislatura della Repubblica italiana
Incarichi di governo
I Legislatura della Repubblica italiana
Governo De Gasperi
Sottosegretario di Stato alle Finanze (05.04.1949-27.01.1950)
Rappresentante della corrente di destra del partito liberale, fu eletto all’Assemblea costituente italiana nel collegio di Palermo con 9.862 voti, e si iscrisse al gruppo parlamentare dell’Unione Democratica Nazionale (12 luglio 1946 – 17 gennaio 1947), passando poi a quello Liberale (7 gennaio 1947 – 31 gennaio 1948).
È stato Segretario della Commissione speciale d’inchiesta per l’esame delle accuse mosse dal deputato Cianca al deputato Chieffi dal 13 dicembre 1947 al 31 gennaio 1948.
E’ stato deputato della prima legislatura della Repubblica italiana assumendo anche l’incarico di sottosegretario di Stato alle finanze durante il Governo de Gasperi.
Carriera forense
Nel corso della sua carriera da avvocato ha difeso molti imputati in processi dall’alto impatto mediatico, come il marchese Ugo Montagna nel processo per il delitto Montesi[1], i frati di Mazzarino accusati di estorsioni ed omicidio e i ministri Bernardo Mattarella e Calogero Volpe nel processo per diffamazione intentato nei confronti degli attivisti Danilo Dolci e Franco Alasia[2][3]. È stato inoltre l’avvocato difensore di diversi boss mafiosi, tra cui Calogero Vizzini[4], Vanni Sacco, Giuseppe Di Cristina[5], Michele Navarra e Vincenzo Rimi.
Il suo manuale Lezioni di Diritto processuale penale è stato uno dei testi più utilizzati da alcune generazioni di studenti di Giurisprudenza.
Opere
Arringhe, Editrice Eloquentia, 1951.
Studi sul processo penale. Volume I (1949-1952), Milano, Giuffrè, 1952.
Lezioni di diritto processuale penale, Milano, Giuffrè, 1956.
Studi sul processo penale. Volume II (1953-1960), Milano, Giuffrè, 1960.
Studi sul processo penale. Volume III (1960-1965), Milano, Giuffrè, 1965.
Note
^ Il rilascio di Ugo Montagna implicato nel caso Montesi, su Archivio Storico Luce. URL consultato l’8 giugno 2023.
^ Danilo Dolci, Una rivoluzione nonviolenta, op. cit. , pp. 32-35.
^ Consulta l’archivio biografico, su Sito istituzionale del Comune di Palermo. URL consultato il 17 giugno 2023.
^ Confermata la condanna ai mafiosi di Villalba (PDF), su archivio.unita.news, L’Unità, 10 gennaio 1957.
^ Liggio, Coppola e altri 32 boss mafiosi condannati in corte d’assise a Palermo, La Stampa, 30 luglio 1974.
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